1) Quanto si risparmia grazie al Contratto Servizio Energia?
2) Generalmente, quanto dura un Contratto Servizio Energia?
3) Cosa succede al termine del Contratto Servizio Energia?
4) La manutenzione dell'impianto nuovo è a carico del cliente o dell'azienda che offre Il Contratto Servizio Energia?
5) Un impianto di riscaldamento a pellet ha bisogno di un apposito deposito pellet. Pertanto, esistono soluzioni per tutte le situazioni edilizie che si presentano?
6) La detrazione dall'Irpef del 50% delle spese sostenute per la sostituzione dell'impianto di riscaldamento è valida anche per impianti a pellet e cippato?
7) Quanto costano i pellet in confronto con il gasolio o gas metano?
8) Un impianto di riscaldamento a pellet ha bisogno di un apposito deposito pellet. Pertanto, esistono soluzioni per tutte le situazioni edilizie che si presentano?
9) La conversione di un impianto gasolio/gas a biomasse rappresenta un problema per la emissione di polveri sottili?
10) Quante tonnellate di CO2 vengono risparmiati con la conversione di un impianto di riscaldamento da gasolio a biomasse (pellet, cippato)?

 


 

RISPOSTE

1) Quanto si risparmia grazie al Contratto Servizio Energia?

A secondo della dimensione dell'impianto e la durata del contratto, il cliente ottiene un risparmio immediato fino al 30% dei costi di energia precedenti.

2) Generalmente, quanto dura un Contratto Servizio Energia?

La durata di un Contratto Servizio Energia é mediamente tra i 10 e 15 anni

3) Cosa succede al termine del Contratto Servizio Energia?

Al termine del contratto, l'impiantistica passa in proprietà al cliente, senza nessun costo aggiuntivo. Certamente il contratto puó essere prolungato.

4) La manutenzione dell'impianto nuovo è a carico del cliente o dell'azienda che offre Il Contratto Servizio Energia?

Per la durata del contratto di somministrazione la manutenzione e l'assistenza dell'impianto nuovo come anche l'approvvigionamento del combustibile sono a carico della ditta ENERALP.

5) Con la conversione del mio impianto di riscaldamento da gasolio/gas a pellet/cippato si presentano lavori edili, lavori in terra e lavori di installazione elettrica...

Tutti i lavori necessari per la conversione sono organizzati ed effettuati dalla ditta ENERALP. Pertanto il cliente ha a che fare soltanto con un interlocutore durante il completo svolgimento dei lavori.
Inoltre, anche il collaudo dell'impianto nuovo, la documentazione e la modulistica, il progetto antincendio come anche lo smaltimento della caldaia esistente sono a carico della ditta ENERALP.
In caso del Contratto Servizio Energia tutti i costi relativi ai lavori sopra menzionati come anche della manutenzione e assistenza dell'impianto nuovo sono inclusi.

6) Di quali contributi posso usufrire per l'installazione di un impianto di riscaldamento a biomassa?

Detrazione Ecobonus o Bonus casa per una percentuale pari al 50%. Il valore massimo della detrazione é di 30.000 € per ogni unità immobiliare. Il valore detraibile é da ripartire in 10 quote annuali di pari importo. La detrazione fiscale non è cumulabile con il contributo della Provincia Autonoma di Bolzano nè con il Conto Termico.

Dal giugno 2013 è attivo il Conto Energia Termico. I contributi del Conto Energia Termico non sono cumulabili con la detrazione fiscale nè con il contributo della Provincia Autonoma di Bolzano.

per entrambi gli incentivi Eneralp offre la possibilità di sconto in fattura

7) Quanto costano i pellet in confronto al gasolio o gas?

vedi tabella di confronto

8) Un impianto di riscaldamento a pellet ha bisogno di un apposito deposito pellet. Pertanto, esistono soluzioni per tutte le situazioni edilizie che si presentano?

Nel frattempo esiste un ampio gamma di soluzioni per i depositi pellet che generalmente si possono adattare alle distinte situazioni edilizie. Nel maggior numero di casi viene utilizzato il vano cisterna esistente per allestire un deposito pellet. In funzione della dimensione dell'impianto è possibile allestire un deposito pellet nei vani adiacenti alla centrale termica, fino ad una distanza massima di 20 metri. L'alimentazione della caldaia avviene attraverso coclea di estrazione o sistemi di aspirazione sotto vuoto. Inoltre sussiste la possibilità di sotterrare dei appositi serbatoi di pellet, come anche i serbatoi in tessuto rappresentano una soluzione adeguata in certi casi. Vedi la Fotogalleria sulle varie soluzioni per un deposito pellet

9) La conversione di un impianto gasolio/gas a biomasse rappresenta un problema per la emissione di polveri sottili?

Durante la combustione di gasolio, carbone, gas o biomasse vengono prodotti dei polveri sottili che vengono emessi dal camino all'aria aperta. Recentemente, con un maggior impiego di legno in impianti di combustione di piccole dimensioni si è esteso la discussione sull'emissione dei polveri sottili e non è prevedibile una fine dei dibattiti dei pro e contro dei sistemi di riscaldamento a legna. E' fondamentale che la tematica in questione venga trattata con base scientifica ed in maniera differenziata, siccome molto spesso capita che vengono messi sullo stesso piano una stufetta che brucia legna bagnata con una caldaia pellet ad alta tecnologia.
Sistemi di riscaldamento moderni rimangono molto al di sotto delle direttive ambientali DIN per quanto riguarda l’emissione di polvere sottili e monossido di carbonio (CO).
Studi dell’università di Linz evidenziano invece il alto livello di inquinamento delle vecchie stufe a legna: le emissioni misurate, molto spesso erano parecchio al di sopra della soglia della direttiva DIN. Ugualmente problematico risulta essere la stufetta o il camino in salotto.
I fabbricatori di caldaie sono obbligati a realizzare test di emissioni. Ciò per garantire che soltanto impianti con una emissione di polveri sottili minore della soglia concessa delle normative DIN vengano introdotti sul mercato.
Calcoli della federazione tedesca dei pellet dimostrano che i 44.000 impianti di riscaldamento pellet installati in Germania alla fine del 2005 hanno contribuito per meno del 0,1% dell’inquinamento di polveri sottili.
Per concludere: impianti a pellet contribuiscono concretamente alla soluzione delle problematiche relative al cambiamento climatico globale. il valore ecologico dei pellet non può essere valutato esclusivamente dalle emissioni di polveri. I pellet possono dare un contributo importante per un futuro pulito.

10) Quante tonnellate di CO2 vengono risparmiati con la conversione di un impianto di riscaldamento da gasolio a biomasse (pellet, cippato)?

Per ogni litro di gasolio si risparmiano 2,8 tonnellate di biossido di carbonio (CO2), che è il principale gas serra responsabile per l'effetto serra ed il conseguente cambiamento climatico a livello globale.
Con la sottoscrizione del Protocollo di Kyoto l'Italia si è impegnata di ridurre fino al 2012 le emmissioni dei gas serra dell'8% sollo il livello del 1990.
Le biomasse sono combustibili CO2 - neutrali che pertanto presentano una soluzione concreta di fronte alle problematiche del cambiamento climatico.